Il pignoramento dello stipendio presso il datore di lavoro è una delle procedure più invasive e temute dai contribuenti, poiché incide direttamente sulle risorse economiche dei lavoratori.
Studio Legale Avv. Marco Piccolo
DAL 2006 DIFENDIAMO I CONTRIBUENTI DA EX EQUITALIA
Ricorso in opposizione ad iscrizione di ipoteca
L'iscrizione di un'ipoteca sulla tua casa può essere un evento traumatico ed invasivo, soprattutto se non sei in grado di pagare il credito vantato dall'Agenzia delle Entrate Riscossione ex Equitalia. Fortunatamente, opporsi all'iscrizione di un'ipoteca e difendere la tua casa è possibile se sai come farlo.
QUANDO VIENE ISCRITTA L'IPOTECA
Innanzitutto, è importante sapere che l'Agenzia delle Entrate Riscossione può iscrivere l'ipoteca sull'immobile a garanzia di un credito trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale in assenza di pagamento.
Per attivare il procedimento di iscrizione di ipoteca è necessario, però, che il credito per cui si procede non sia inferiore a 20.000 euro.
Prima di procedere con l'iscrizione, il Concessionario della riscossione invia una comunicazione al debitore (la cosiddetta comunicazione preventiva di iscrizione di ipoteca prevista dall'art. 77 comma 2bis D.P.R. 602/1973) contenente i seguenti elementi:
- i dati identificativi del debitore;
- l'indicazione dell'immobile sul quale verrà iscritta l'ipoteca;
- l'indicazione delle cartelle di pagamento non pagate con le relative date di notifica;
- il dettaglio e la causale delle singole voci di debito;
- l'avvertimento che, non pagando entro 30 giorni, si procederà all'iscrizione dell'ipoteca alla Conservatoria competente;
- l'indicazione del responsabile del procedimento;
- le modalità per presentare ricorso;
- la relata di notifica.
Solo decorsi 30 giorni senza alcun pagamento o richiesta di rateizzazione l'Agenzia delle Entrate Riscossione potrà procedere con l'iscrizione di ipoteca; anche in questo caso l' ex Equitalia usa inviare una comunicazione al contribuente per avvisarlo dell'avvenuta iscrizione di ipoteca.
COME EVITARE L'ISCRIZIONE DI IPOTECA: IL RICORSO IN OPPOSIZIONE
In alcuni casi, l'iscrizione di ipoteca può essere evitata pagando il debito entro i 30 giorni dalla ricezione della comunicazione. Tuttavia, se non sei in grado di farlo, esiste un'altra opzione: presentare un ricorso in opposizione all'iscrizione di ipoteca.
Per presentare un ricorso, è necessario seguire questi passaggi:
- individuare l'autorità competente per la tua zona (ad esempio, la Corte di Giustizia Tributaria o il Tribunale);
- elaborare il ricorso, specificando i motivi di merito per cui ritieni che l'iscrizione di ipoteca sia ingiusta o non conforme alle norme;
- individuare tutti i possibili vizi di irregolarità formale commessi dal concessionario durante l'intero procedimento di riscossione esattoriale;
- allegare tutta la documentazione necessaria, come la comunicazione inviata dall'Ente e eventuali prove a sostegno delle tue affermazioni;
- presentare il ricorso entro i termini stabiliti dalla legge.
MOTIVI PER PRESENTARE RICORSO CONTRO L'ISCRIZIONE DI IPOTECA
La casistica dei motivi è davvero molto varia, ed ogni caso va analizzato specificamente per trovare una soluzione adatta su misura.
In linea generale, però, possiamo raggruppare i motivi di ricorso in:
- motivi di merito: quando si contesta il merito della pretesa, cioè il fatto che il credito sottostante non sia dovuto (inesistenza o erroneità dei del credito e/o dei suoi presupposti);
- cause impeditive o estintive: intervenuta prescrizione; rateizzazione in corso del debito, avvenuto pagamento, decadenza dell'ente impositore, preesistenza o sopravvenienza di un provvedimento giudiziale o amministrativo di sospensione, sentenza di annullamento del credito;
- irregolarità formali e vizi della procedura: omessa o irregolare notifica di un atto precedente, decadenza del Concessionario dal potere di riscossione coattiva, omessa o irregolare notifica della comunicazione preventiva, irregolarità formale dell'atto, iscrizione di ipoteca per debiti inferiori a 20.000 euro.
GIUDICE COMPETENTE E TERMINI ENTRO CUI PROPORRE RICORSO CONTRO L'ISCRIZIONE DI IPOTECA
Il ricorso in opposizione alla cartella esattoriale va presentato entro determinati termini che variano a seconda del giudice e dei motivi di impugnazione che si intende far valere:
- alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado (per crediti di natura tributaria) entro 60 giorni dalla notifica;
- al Giudice del Lavoro (per crediti previdenziali) entro 20 giorni dalla notifica per contestare vizi formali, o entro 40 giorni per contestare il merito del credito, o senza termine per far valere l'estinzione del credito (es.: prescrizione, avvenuto pagamento ecc.);
- al Giudice di Pace (per crediti relativi a sanzioni amministrative) entro 30 dalla notifica giorni per contestare la mancata notifica del verbale di contravvenzione, o senza termine per far valere l'estinzione del credito (es.: prescrizione, avvenuto pagamento ecc.);
- al Giudice dell'Esecuzione (per crediti relativi a sanzioni amministrative) entro 20 giorni dalla notifica per contestare la regolarità formale dell'atto o della notifica;
- al Tribunale Ordinario (per crediti relativi alle sanzioni amministrative non di competenza del Giudice di Pace) senza termine per far valere l'estinzione del credito (come, ad esempio, la prescrizione o l'avvenuto pagamento.
COME SOSPENDERE L'ISCRIZIONE DI IPOTECA
Anche per il pignoramento (così come per tutti gli altri atti di riscossione esattoriale) è prevista la possibilità di chiedere ed ottenere la sospensione immediata della riscossione ai sensi della legge 228/2012 (c.d. Legge di Stabilità 2013), ferma restando ovviamente la possibilità di richiedere la provvisoria sospensione giudiziale (la cui concessione, però, richiede tempi tecnici che non sempre sono brevi).
L'istanza di sospensione va mandata (possibilmente via posta elettronica certificata) direttamente all'Agente o alla società di riscossione che ha inviato la comunicazione di iscrizione ipotecaria.
Per approfondimenti sulla sospensione legale degli atti di riscossione vai alla pagina "consulenza ed attività stragiudiziali".
AVVERTENZE E CONCLUSIONI
Tenere presente che dopo sei mesi dall'iscrizione dell'ipoteca, l'Agenzia delle Entrate Riscossione può procedere all'espropriazione dell'immobile. Pertanto, è importante agire rapidamente per evitare che ciò accada.
Inoltre, è importante notare che l'ipoteca può essere iscritta anche sulla prima casa. Pertanto, se vivi nell'immobile su cui è stata iscritta l'ipoteca, è ancora più importante agire rapidamente per opporti all'iscrizione.
In sintesi, l'iscrizione di un'ipoteca sulla tua casa, per quanto stressante e traumatica possa essere, può essere contrastata e bloccata. Presentando un ricorso rispettando i termini stabiliti dalla legge, è possibile contestare l'iscrizione di ipoteca e proteggere la propria casa.
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La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto lo stralcio dei debiti inferiori a 1000 euro, una misura attesa con ansia da molti contribuenti che speravano di alleggerire le pendenze con il fisco.
INTIMAZIONI DI PAGAMENTO: SONO TUTTE NULLE?
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RIMEDI CONTRO LE CARTELLE ESATTORIALI: LA DIFFERENZA TRA ISTANZA DI SOSPENSIONE E AUTOTUTELA
Spesso l'istanza di sospensione della riscossione prevista dalla legge 228/2012 viene chiamata erroneamente (anche in molti siti internet di settore) "istanza di sospensione in autotutela".
Non c'è una risposta unica ed assoluta a questa domanda.
In tema di riscossione esattoriale, una delle ricerche più frequenti su Google è "intimazione di pagamento 180 giorni".